Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me
Libro di Cielo Vol. 26 - 9 giugno 1929 - Luisa Piccarreta
Fiat!!!
Inseparabilità di chi vive nella Divina Volontà. Esempio del respiro; come il Sole padroneggia tutto, va in cerca di tutto, tal è la Divina Volontà. Gara tra l'uno e l'altra.
Il mio abbandono nel Fiat Divino è continuo e la sua luce eclissa tanto la mia piccola intelligenza, che non so fare altro che pensare ora ad una verità, ora ad un'altra della Divina Volontà e, quanto più la penso, tanto più bella e maestosa si fa innanzi a me e con un amore indicibile, più che una tenera madre, apre il suo seno di luce e mette fuori un pasto di luce per chiuderlo nella sua piccola figlia.
Ora mentre mi trovavo in questo stato, il mio dolce Gesù mi ha detto:
Figlia mia, come un respiro è vita dell'altro che segue, tanto, che mentre un respiro fa per uscire, questo senza essere emesso tutto, chiama l'altro respiro, sicché si può dire che il respiro ha la sua vita e dà vita alla creatura, perché è continuo, i respiri sono talmente uniti e stretti fra loro che sono inseparabili, come pure succede per il palpito del cuore, un palpito chiama la vita all'altro palpito ed il palpito continuo forma la vita, tanto che se cessano il respiro ed il palpito, la vita non esiste più.
Tale è l'anima che fa e vive nella mia Divina Volontà, è tale e tanta l'immedesimazione, la sua strettezza con Essa, che è più stretta di quanto non lo sono i respiri ed i palpiti tra loro.
Perciò gli atti fatti nel mio Fiat Divino sono come tanti respiri o palpiti che la creatura fa in Dio, in modo che diventa il respiro divino ed il mio Fiat forma il respiro di lei.
Quindi è come se ci scambiassimo vita a vicenda, per formarne una sola. Perciò gli atti fatti nella nostra Divina Volontà sono inseparabili da noi e sentiamo il contento di respirare l'opera nostra e di sentire nostra l'opera uscita da noi e di farla vivere in casa nostra e tanto stretta con noi da respirare il suo stesso respiro.
Onde continuavo a fare i miei atti nel Fiat adorabile ed il mio sempre amabile Gesù ha soggiunto:
Figlia mia, come il Sole dall'alto della sua sfera, stende la sua gran ruota di luce ed abbraccia la terra, dandole la vita dei suoi effetti di luce, per farla germogliare, dà il bacio di vita della sua luce a ciascuna pianta, a ciascun fiore, a ciascun albero, per suggellare su ciascuna pianta, a chi la vita del profumo, a chi il colore, a chi la dolcezza, a tutti vuol dare il suo abbraccio e bacio di vita, non si nega a nessuno, non rigetta qualunque sia la cosa, anche il più piccolo filo d'erba, anzi la luce stessa, volendo fare da regina che si vuole sviscerare, va in cerca di tutti, vuol riconoscere tutto per formare in tutte le cose la vita che a ciascuna pianta ci vuole; non si sentirebbe regina, né avrebbe diritto d'essere regina, se la sua luce non desse la sua vita a tutto.
Tanto che nella sua gran ruota di luce, racchiude tutto e pare che tutti lambiscano dalla luce del sole la vita, la bellezza, la varietà dei colori, la crescita, né vi passa il mare, i fiumi, i monti per formarvi le sue tinte argentine e l'orizzonte d'oro e d'argento nel fondo di esse.
Oh! come il Sole con la sua luce padroneggia tutto, ma non per opprimere, né per fare male a nessuno, ma per vivificare, per abbellire e per darsi vita di tutto.
Pare che nel suo muto silenzio dica a tutti: quanto vi amo, il mio amore è esteso, quanto è estesa la mia gran ruota di luce, il mio amore per la terra è sostanzioso e pieno di vita, né mai mi cambio, dall'altezza della mia sfera, sono sempre al mio posto per abbracciarla, amarla e darle vita.
Quindi la terra vive nella gran ruota della sua luce e ciascuna cosa ha la bocca aperta per ricevere la vita degli effetti della luce del sole.
Oh se mai sia, il Sole si potesse ritirare dalla terra, o la terra si potesse opporre a ricevere i doni e la vita della luce del Sole!
Non ci sarebbe giorno, ma notte perenne e la terra rimarrebbe senza vita, senza calore, il dolce non esisterebbe più; che squallida miseria, che cambiamento funesto, che terrore diventerebbe la terra!
Tale è la mia Divina Volontà, più che Sole per le creature, nella sua gran ruota interminabile di luce, va in cerca di tutti, per farsi riconoscere e formare, in ciascuna creatura, la sua vita di bellezza, di santità, di luce e di dolcezza infinita; vuole distruggere in esse tutte le amarezze, le bruttezze, le miserie e soffiandole col suo bacio di vita, vuole trasmutarle in buono, in bello, in santo.
Ma ahimè! Mentre il sole, creato dal mio Fiat, fa tanti prodigi alla terra e con la maestà tutta sua, vi stende il suo manto di luce, di bellezza e ad ogni suo tocco dà la vita che possiede a ciascuna cosa, il mio Fiat resta col dolore di non poter comunicare i beni che possiede e la sua vita divina nelle anime, perché esse si oppongono a riceverla e non vogliono lambire la luce del mio Volere e perciò si trovano come la terra se si potesse opporre a ricevere la luce del Sole, in piena notte, squallide, deboli e molte fanno terrore a guardarle.
La mia Divina Volontà è pregna di tante vite divine, di tante bellezze e di tanti beni che vuol dare, si vorrebbe sviscerare per chiudere nel suo seno di luce le creature e farne di ciascuna un prodigio di santità, di bellezza, distinte l'una dall'altra, per formare il suo Cielo in terra, ma la volontà umana si oppone ed il mio Fiat sente l'intenso dolore, più che madre quando non può dare alla luce il suo parto. Ecco perciò figlia mia, la mia Volontà Divina vuol farsi conoscere, vuole formare il suo regno, perché questi suoi figli vivranno volontariamente nella sua e della sua luce, staranno con le bocche aperte a ricevere i suoi baci, i suoi abbracci ed i suoi effetti, per formare la sua vita divina in loro, allora sì, si vedranno i prodigi che sa fare e può fare il mio Volere, tutto si cambierà e la terra diventerà Cielo.
Ed allora il Sole che sta sotto la volta del Cielo ed il Sole del mio eterno Volere si daranno la mano, anzi si metteranno a gara a chi più potrà fare prodigi, il Sole alla terra e la mia Volontà alle anime; ma la mia sfoggerà di più, tanto da formare un nuovo incanto di prodigiose bellezze mai viste a tutto il Cielo ed a tutta la terra.